| *Shizuko non espresse sentimenti, come al solito, nemmeno quando entrò nella sede del suo clan. Non era nè emozionata per l'esperienza che stava per vivere, nè ammaliata da quel posto, nè sorpresa dal sistema di buchi nelle pareti che, grazie all'aiuto del vento, facevano suonare la struttura come se fosse un flauto, e la natura la sua flautista. Quel posto avrebbe lasciato chiunque a bocca aperta, ma la bocca della giovane era chiusa, e soprattutto seria. Non era interessata a cose come la bellezza o l'armonia. Ora come ora le interessava solo apprendere le tecniche del suo clan, qualunque esse fossero. Prima si faceva il tutto, prima avrebbe potuto usare i nuovi poteri a lei concessi per estirpare il male dal mondo. Il che, come già volte detto, era il suo unico obbiettivo nella vita. Shizuko quindi si mise a girare per l'intera struttura, spesso guidata dal vento e dalla melodia che quel posto produceva. Ma, stanza dopo stanza, corridoio dopo corridoio, si rendeva pian piano conto che quel posto era vuoto. Nessun musicista che era lì per affinare le sue abilità col flauto, nessun genin che, come la giovane, voleva apprendere i segreti del suo clan. Era davvero Shizuko l'unica presente quel giorno? Sarebbe stata decisamente una grande sfortuna, o forse era ciò che gli dei di Kumo avevano in serbo per lei. La ragazza era come stata maledetta dalle divinità al momento della sua nascita, e quindi sembrava quasi naturale che la sfortuna la perseguitasse. Altrimenti come si sarebbe spiegata la totale assenza di membri del clan flauto demoniaco, sia novizi che "veterani" nella sede del clan stesso? La ragazza sospirò quasi abbattuta quando il suo lungo camminare la riportò all'ingresso, nel salone principale, dove tutte le correnti melodiche sembravano congiungersi per formare un vero e proprio concerto. Non avendo niente da fare, Shizuko si mise seduta e chiuse gli occhi, cominciando ad ascoltare quelle melodie congiunte. Dopo qualche minuto cominciò a capirci anche qualcosa, sentiva che ogni serie di note prodotta dal vento e dalle mura bucate veniva prodotta per un preciso motivo, nulla era lasciato al caso. Questo perchè tutte le musiche si univano in un'unica armonia generale, una composizione sonora in cui tutte le note coincidevano, persino quelle che si sovrapponevano una sull'altra. Tuttavia sembrava esserci qualcosa che stonava...una melodia che non coincideva con le altre, che faceva parte di un'altra composizione artistica, non studiata, più...spontanea. In ogni caso, non era provocata dall'edificio. Sembrava essere un suono più lontano, proveniente dall'esterno della sede di quel clan. Shizuko si alzò in piedi lentamente e, spinta dalla curiosità, uscì dall'edificio bianco e seguì quel suono melodioso. O almeno, il suo corpo lo fece. Lei non era interessata a scoprire chi o cosa stesse suonando, anche perchè, per farlo, ci si doveva addentrare nella foresta. Lei sarebbe volentieri rimasta ad aspettare qualcuno seduta nel freddo salone in cui era prima.*
(Le mie gambe si stavano muovendo da sole...)
*E non solo le gambe: il suo intero corpo era attratto dalla musica melodiosa che le orecchie udivano. La mente sembrava essere l'unica cosa ancora sotto il suo controllo. Tuttavia la ragazza non era preoccupata: ora era seriamente curiosa di scoprire che diavolo stesse succedendo. Voleva anche prendere in mano un kunai, in caso si fosse dovuta difendere. Ma al suo corpo non gli importava di essere ferito, voleva seguire solo quella musica. Per fare questo, i piedi smisero di calpestare il sale sparso per terra e cominciarono a camminare sopra la soffice erba, ad evitare le radici degli alberi e a camminare nell'oscurità. Non era passato molto tempo dall'arrivo di Shizuko a quel momento, tuttavia il buio si era impossessato di tutto. Decisamente strano quel cambio di luce, ma c'era una spiegazione logica: la quantità di foglie e di alberi nei dintorni copriva completamente il cielo, senza far passare nemmeno un raggio di sole. Le gambe della giovane la portarono infine a una radura, una radura triangolare, per essere precisi. Decisamente bizzarra, ma non quanto alla ragazza che era seduta nell'esatto centro del posto. Aveva un flauto in mano e stava suonando la meravigliosa melodia che aveva attratto Shizuko fin lì. Il che era normale, se non fosse stato per quelle due ali dietro la schiena, una angelica e una demoniaca, e per le corna e l'aureola che portava in testa. La giovane stette zitta ad ascoltare la melodia finire, e nel frattempo analizzava la sua avversaria. Quella strana creatura non sembrava una persona travestita, bensì un angelo demoniaco o qualcosa del genere. Ma non si poteva dire per certo, dato che Shizuko la osservava da una certa distanza. Quando l'angelo-demone finì di tornale, si rivolse alla nuova arrivata nella radura.*
Angelo-demone: -Ciao, appartieni al mio stesso clan? Il flauto demoniaco? Eppure non sembri ancora possedere i tuoi Oni personali...-
*Dunque anche l'angelo demoniaco apparteneva a quel clan. Ma che era quella storia degli oni? Cos'era un one? Forse era quella la forza del clan di Shizuko? Ma allora cosa centrava il flauto? Troppe domande e nessuna risposta, tuttavia quella ragazza angelo-demone sembrava conoscere ciò che la giovane ninja voleva sapere. Magari l'aspirante flautista aveva trovato un maestro.*
-Si, appartengo al clan flauto demoniaco. Mi chiamo Shizuko Ino, e sono qui per apprendere le tecniche del mio clan. Tuttavia non so nemmeno in cosa constistano. So solo che hanno a che fare con il flauto...forse...-
*Passarono un paio di secondi, poi aggiunse.*
-Tu cosa sei?-
Edited by Leroix - 22/5/2012, 14:49
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